I LOVE PEREGRINO TUC
Un solo nome
"E’ troppo.
Troppe emozioni discordanti da dominare, per essere accantonate.
Incalzanti sensazioni dal luccichio lusinghiero che avvelena i pensieri…
Un veleno che addolcisce il palato.
Un Amore talmente meraviglioso da non poter essere vissuto.
Un Amore che affila la sua lama ad ogni sospiro.
O sentimento sublime e assoluto,
Che agiti il mio cuore e vedi fiorire la mia mente
Dall’alba che rincorre le stelle,
Dimmi:
Come proseguire il cammino, senza morire nell’impossibile tenerezza di te?
Stanotte ti ho sentito…
Un sottile brivido ardente,
Una lacrima struggente che scivolava via dal sogno,
Un’invisibile presenza rivelatrice che custodisce i segreti dell’anima.
Eri tu.
Inafferabile,
Insostituibile Guerriero al mio fianco, in ogni istante.
Una lancia d’Amore. Tu, ineguagliabile
Nel silenzio che mi riempie di te.
Tu, un solo nome in ogni cosa: Peregrino"
Dove sei
"Come lacrima di vita nel deserto..
Come raggio che penetra nelle viscere delle tenebre..
Come lama di verità affonda nel vivo inganno dei sensi..
Come Amore che si nutre solo di Amore..
Ardente lacrima di cristallo
Pallido lampo riscattato dal lamento del nulla oscuro
Esausta lama recisa
Amore che annega nel respiro dell'Amore..
Mi manchi.
Dove sei, Peregrino?".
Cerco
"Cerco il tuo sorriso tra i passeggeri del mondo,
Che distratti mi girano intorno.
Cerco il tuo sguardo nel gabbiano ai raggi del sole,
Il tuo tocco nel respiro del vento,
Il tuo profumo nei prati in primavera,
Il tuo calore al ritmo delle note d’estate,
Un timbro fugace per l’anima.
Cerco il tuo sussurro nelle onde di un mare che s’infuria e s’acquieta,
La tua tristezza nella solitudine dei ricordi,
La tua innocenza nello sguardo di un bimbo,
La tua gaiezza nel ruscello gorgogliante di vita
Verso la vita.
La tua infinita dolcezza nel cielo che ogni cosa abbraccia,
Il sapore di te nella pioggia dopo l’aridità.
Cerco la tua immensità in me".
Prigione
Nell’infinito dell’Amore, la più penosa delle prigioni, si dibatte uno spirito stanco e insonne, uno spirito libero tra cupe sbarre, allineate lungo le tenebre di un corridoio che ospita angosciosi lamenti…
Udito trafitto, mente intossicata ma lucida… Vigile.
E quelle parole, intrepide discendenti di una forza invisibile, misurate e versate con solerzia nel fiume dell’impenitente noncuranza, lasciano il posto a sospiri strozzati… Lacrime interrotte… Pensieri incompiuti.
Laboriose mani incatenate.
Insopportabile, quel nessuno che non può accorgersi di uno sdegno
Incastrato tra le macerie di una rassegnata tolleranza che non intravede il suo limite.
Non c’è modo di abbattere la diga e liberare acque che inonderebbero il percorso tracciato dinanzi a quei nudi piedi, devastando quei giorni infranti da rinnovare,
Soffocando, con la loro indocile violenza, ogni pensiero e movimento…
Ad un attimo ne seguo un altro… E uno nuovo… E un altro ancora…
Lente sono le ore a trascorrere, ma il tempo del dolore non s’afferra, impossibile ad arrestare il suo implacabile corso.
Dov’è lo scudo? Dove la spada?
Forse, il mio cuore è già devastato: da quello stesso amore che più non riesce a contenere.
Nostalgia
Un altro giorno immersa in quella malinconia dolce e aspra...
Mi domando dove si perderà il senso dei miei pensieri che scivolano via… Ciò che scrivo forse non ha alcun senso, ma lo scrivo per giungere a te. Anche se le mie parole mai giungeranno a te. I miei occhi non possono vederti, eppure riesco a sentirti… Sento una struggente nostalgia per un meraviglioso, lontanissimo ricordo ancor vivo alla mente, di un evento mai vissuto... Sento che amo intensamente qualcuno, o qualcosa, che non c’é e non c'è mai stato... Rammento la pace dei sentieri di campagna nel giorno appena nato… Le passeggiate nei boschetti durante i caldi pomeriggi d’estate, quando ogni cosa tutt’intorno era sana e incantevole, nella sua semplicità; le corse in bici con gli altri sul viale del tramonto… La libertà conquistata nel verde, tra gli alberi… Gioia pura assaporata nell’aria in riva al fiume e nei campi; non avrei desiderato essere altrove. Tu non eri accanto me. Ma eri con me. Sentivo le tue carezze nella fresca brezza mattutina, il tuo dolce sussurro nelle acque, il tuo richiamo che giungeva a me ad ogni passo col suo leggiadro indelebile tocco, sotto i raggi di un sole che sorrideva al nostro Amore… I cespugli si chinavano gentilmente, lieti, al passaggio di un fanciullesco entusiasmo e una mente piena di te…
Ma fra tanti ricordi concreti, non rammento i tuoi romantici sguardi persi nell’oceano dei miei occhi; né il sapore dei tuoi baci, che mi trasportavano al di là dei confini del mondo, né il suono delle tue giovani risate dorate… Rammento soltanto la costante solitudine di un vuoto pensiero notturno… Il sapore di una lacrima silenziosa… La tristezza profonda dei tuoi incolmabili silenzi all’ombra amara dell’Amore Impossibile… Il dolore soffocato per lo scintillio di quella lama che mai punterai al mio cuore… Il verde e il bianco delle tue fiere vesti, che suscitano in me un dolce turbamento… L’infinita tenerezza dei tuoi occhi che trafigge, occhi che mai incontrerò se non con quelli della mente.
Ti sono accanto. Ovunque sei. In qualche modo ci sei, e forse un giorno ti troverò…
Ma fino ad allora, continuerò a cercarti
Nella pura bellezza di un fiore,
Per le fredde strade invernali,
Sulle note di una canzone,
In un verde paesaggio,
Alla luce di un lampione,
In una stella solitaria,
Nel sorriso di un bimbo,
All’ombra di un muretto in pietra,
Al rosso del sole che scompare ad Ovest dietro i monti…
Nell’emozione vibrante che riempie di te un singolo attimo,
Nelle misteriose e sicure vie del mio sentire, che s’inseguono e si perdono a vista d’occhio nello sconfinato regno che mi continua a chiamarmi…
In un sogno che si nutre di te.
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